giovedì 19 novembre 2009

è giovedì 19 novembre 2009, alle 15,55 inizia questo cammino. 
Io sono Gabriele Via. Poeta.
Alzo la mia voce nello spazio umano dell'ascolto e della partecipazione, in rete.
Non so dove porterà questo passo. Ma sento che è ora. 
In questi giorni è uscito il mio primo libro distribuito in tutta Italia. Un libro con tanto di codice ISBN, che ancora non ho imparato a memoria, ma che mi ha emozionato come un primo giorno di scuola... Quando la cosa cadeva in ottobre.
Non posso sapere chi saranno i lettori delle parole che adopero in questo spazio. So però che ho sempre presente a me stesso l'idea di un lettore, mentre scrivo. Un'idea che cerco di figurarmi sempre il più concreta possibile. Anche se alle volte prende il largo e se ne va per un po'. Poi torna, vestita in modo diverso, con parole nuove, modi di dire e di fare che sono segno di un viaggio... Ho tuttavia presente la presenza dell'altro che legge. 
A seguito di una conversazione con un caro amico, autorevole poeta della lingua italiana, mi sono così spinto a scommettere e a tirare i dadi del tempo. Ieri erano ciclostili appiccicosi. Oggi sono sofisticate macchine che si emozionano invece di numeri in fila. Eccomi.

Inizio dunque il cammino con questo modesto editoriale di circostanza. Al quale aggiungo i principali interessi della mia scrittura e della mia attività.

la mia prima proposta è dunque la seguente. Anziché dichiarare subito un qualcosa con parole che possano essere scolpite in un personale manifestino. Caso mai con una cartesiana enumerazione progressiva e organica. Gioco subito la carta di una licenza, di una eccezione.
in luogo delle dichiarazione di principi, valori, articoli, codici, statuti epistemologici, fonti e fedi, dico questo: sono italiano. Mi chiamo Gabriele Via. Sono nato il 19 febbraio 1968 a Bologna. 

Vorrei comprendere se iniziare con la poesia che ora pubblico può avere un senso...

Io lo credo

Buona lettura e buona partecipazione

Gabo

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