So e non so
una volta sono entrato nella doccia
ma non ancora proprio dentro
mi sono subito portato le mani
agli occhi con le dita pronte
a incontrare gli occhiali
come al solito da posare prima
dimenticati
e mi sono così incontrato ancora
col mio volto soltanto
ed ho capito
che era il mondo
ma presto me ne dimentico
mi lavo e mi levo di mezzo
dalla questione
ma c'è sempre qualcosa
che non c'entra
che si avventura nel senso...
sorprendendolo
la minoranza vincente
eletta a verità dalla paura
è chiusa dentro il pensiero
oh…per le cose che abbiamo detto
mordersi di baci a quest'ora
acerba rugiada che brucia
fresco desiderio...
sì, e poi c'è dell'altro che ora non ricordo
forse è proprio Freud
Io so che tu sai che io so che tu sai…
Ma dai!
Dare senso all'attesa
forse
con la scoperta della memoria
un giochetto che cambia tutto
forse nel paradosso di Zenone
lo scalpore non è del polso
ma sta nel cuore
(posto che l'evidente notizia in me
procurò solo gioia e agio immediati
- ma ora non voglio trattare di questo)
potremmo invece proporre
di rivedere la cosa
sotto, dietro l'ottica dell'attesa
Si tratta del tempo: l'attesa
dare senso all'attesa
con la scoperta della memoria
Una attesa non trascendente
verso un dove futuro in cui
essa da un oggetto verrà placata
(il greco divenire del mondo) no
Ma un'attesa immanente
diversa dalla aspettativa
e che imploderà nella luce debole
un albeggiar che ombre non possiede
ora sarei tentato di chiudere
e infiocchettare la cosa dicendo
con licenza poetica
che questa attesa è già amore
il primo amore
ama il signore Dio tuo
sì, e poi c'è dell'altro che ora non ricordo
coi martelli di vulcano
Non basta il mio pensiero
e c'è sempre qualcosa
che non c'entra
che si avventura nel senso...
sorprendendolo
così devo andare in giro
annusare l'anima del mondo
che sprigiona dai cuori
come i fumi della metropolitana
di New York, andare
E anche se non ti fermi
la parola che non ti viene in mente
mentre assapori l'aria umida e fresca
nella luce del primo scintillar del sole
verso un precoce mese di maggio
anche se ancora non sai dire
fuori del presagio di meraviglia
tutto questo
che coi tuoi occhi visiti
come per la prima volta
da sempre
è bello
questa è la prima esperienza
che ti sbalordisce dalla vita nella vita
la respirazione dello spirito
lo sfondo carnoso della consistenza
e questa materia celeste in moto
che illumina ogni cosa
quindi
fermarsi un istante
ascoltare questa luce
sì, e poi c'è dell'altro che ora non ricordo
coi martelli di vulcano
dimenticavo… C'è sempre
qualcosa che non c'entra
che si avventura nel senso...
Sbalordita passione d’essere in vita
©Gabriele Via