martedì 28 settembre 2010

Di' tre volte che è niente



Chiaramente


La morte è. Vita che si somma


Ma tra cielo e terra,

tra capo e collo,

la vita è. Piena di difetti...


Eppure è sempre lì;

non rimanda. La prima;

si mostra, s'arrischia, s'offre...

dopo mesi di clandestinità

nascosti a tutto e tutti

eccola arrivare:

si apre. Nuovamente.


La morte di mio padre

è la mia morte per mia figlia.


Dobbiamo essere. Aiutàti:

di' tre volte che è niente...


Ma la traslucida consistenza

delle crisalidi ti chiama.

In un complesso sentire

e continua

il suo viscerale incanto

celeste


Nuovamente


molto spesso tutto succede

che non è ancora successo niente


altre volte no

ma la vita forse non è. Come la morte

è un po' più complicata

con tutti i suoi difetti

perfettamente funzionanti


delle volte si rompe

come si rompono i lombrichi


e non smette di muoversi


e quando smette invece

ecco il calore che se ne va

(dove? dove? dove?

di' tre volte che è niente

ed anche il niente un corpo assumerà)


Per questo,

quando solo mi saluti,

vorrei ci abbracciassimo sempre

e per un istante abbracciandoci

chiudere gli occhi

chiudere gli occhi

e abbracciarci ancora un po'


con tutti i nostri bei difetti viventi

i nostri soli abbracci nutrienti


Amore nasce.

Quando dici "ancora un po'"

il prigione non si libera. dalla pietra


a noi basterà un bacio

a riconoscere ogni accento


tutto il resto lo vedi tu

è appoggiato sul vento




©Gabriele Via Milano-Bologna 28 settembre 2010

giovedì 2 settembre 2010

Libere associazioni da Capoliveri

C'è un mistero nell'isola...
Le emozioni da sole dicono tutto...
e non dicono niente


©Gabriele Via - Capoliveri 2010