Chiaramente
La morte è. Vita che si somma
Ma tra cielo e terra,
tra capo e collo,
la vita è. Piena di difetti...
Eppure è sempre lì;
non rimanda. La prima;
si mostra, s'arrischia, s'offre...
dopo mesi di clandestinità
nascosti a tutto e tutti
eccola arrivare:
si apre. Nuovamente.
La morte di mio padre
è la mia morte per mia figlia.
Dobbiamo essere. Aiutàti:
di' tre volte che è niente...
Ma la traslucida consistenza
delle crisalidi ti chiama.
In un complesso sentire
e continua
il suo viscerale incanto
celeste
Nuovamente
molto spesso tutto succede
che non è ancora successo niente
altre volte no
ma la vita forse non è. Come la morte
è un po' più complicata
con tutti i suoi difetti
perfettamente funzionanti
delle volte si rompe
come si rompono i lombrichi
e non smette di muoversi
e quando smette invece
ecco il calore che se ne va
(dove? dove? dove?
di' tre volte che è niente
ed anche il niente un corpo assumerà)
Per questo,
quando solo mi saluti,
vorrei ci abbracciassimo sempre
e per un istante abbracciandoci
chiudere gli occhi
chiudere gli occhi
e abbracciarci ancora un po'
con tutti i nostri bei difetti viventi
i nostri soli abbracci nutrienti
Amore nasce.
Quando dici "ancora un po'"
il prigione non si libera. dalla pietra
a noi basterà un bacio
a riconoscere ogni accento
tutto il resto lo vedi tu
è appoggiato sul vento
©Gabriele Via Milano-Bologna 28 settembre 2010