mercoledì 2 dicembre 2009

presentando il libro ad Ancona

Martedì 1 dicembre 2009 dalle ore 18, ad Ancona, presso il Liberty Cocktail Lunge, sono stato invitato, grazie al lavoro organizzativo di Silvia e Francesco, a presentare il mio ultimo libro:

…UN ANNO APPENA… l’agenda haiku da cui, per gentile concessione dell’editore, pubblico ogni giorno l’haiku quotidiano, sul presente blog.

 

Non avevo mai visto il lembo di terra edificata in riva al mare, su cui sorge il centro della città vecchia. Non posso neppure ora dire di conoscere Ancona. Ieri sera, però, come in un sogno ci siamo ritrovati nello spigolo inferiore di un anticao fabbricato in via del traffico (per un istante mi era parso fossimo all’inizio di un carrugio, a Genova) e una volta dentro al locale per un istante ancora mi pareva che si attualizzasse con grazia qualcosa di simile ad uno degli attracchi a terra  che si incontrano nel libro di Herman Melville…

 

Poi, nella saletta interna, abbiamo acceso la candela… ed è avvenuto un piccolo miracolo laico… si è ripetuta la formula che già Leopardi espresse chiaramente dicendo che l’arte accresce la vitalità dell’uomo… e che poi Mario Luzi tradusse con ancora più semplici parole: la poesia aggiunge vita alla vita.

 

Mi sono ritrovato accerchiato da un cenacolo di luminose e calde persone e insieme abbiamo scoperto arcani dentro e attorno i 366 haiku che ho scritto e che sono disposti dentro l’agenda haiku.

 

Ed ho capito che presentare un libro è quasi impossibile. Ogni libro è un’opera incompiuta, la lettura ne compie la parte più misteriosa e viva; poiché quel che si vuole dalle nuvole non è la pioggia, ma sono i frutti che la pioggia nutrendo saprà recarci. Così, rivolgendosi ai lettori, finito per un momento l’estatico lavoro della scrittura, inizia un altro cammino. E lì ti accorgi che ne sai veramente quanto ciascuno di loro. Il tuo lavoro ti appare come una entità altra. Fino a ieri era illuminato della luce estatica dell’ispirazione e della composizione… Poi è avvenuto qualcosa. La piccola barca ha preso il largo ed è divenuta del mare. Certo nutri ancora in cuore ricordi che ti hanno legato al momento di crescita e conoscenza con quelle parole. Ma il solco tra te e quelle opere è ormai netto come tra il giovane Enrico e il vecchio Falstaff. Ora, davanti alle parole con cui Dio stesso ti fece compagnia in cuore, non puoi fare altro che leggere. Come ogni altra persona. E per chi scrive questa esperienza rimane fortissima e quasi inconfessabile.

Se poi aggiungo che il libro che presento è un lievito… Chissà cosa sarà il pane che ne uscirà. Quando ciascuno avrà scritto il proprio contributo, quando ciascuno avrà scelto di lasciare una parola, un verso.

Scrisse il poeta:

“…Che vi è di nuovo in tutto questo?

Oh me! Oh vita! Risposta: Che tu sei qui.

Che la vita esiste; e l’identità.

Che il potente spettacolo continua

e che tu puoi contribuire con un verso!”

 

Grazie a Silvia e a Checco e a Fabio, e Gioia, Gaia, Costanza, Gigi, Bianca, Annalisa, Laura, Giorgio, Sandro, Vittorio e Patrizia e quanti ad Ancona hanno reso possibile una piccola rivelazione del mistero più grande che l’umanità conosca: la poesia.

 

Bologna 2 dicembre 2009 Gabriele Via