ma cosa vuoi sapere della vita
che solo a dirla è finta, finita
per conoscere di cosa si tratta
a dispetto delle parti per tutto
appartengo a coloro che credono
che possa succedere un qualcosa
udire il toc toc dietro la porta
ricevere una lettera inattesa
come succede la pioggia o lo stallo
vibrante e intenso di un gheppio
allora rovisto provo e combino
cucio lo spago salato del cuore
sul labbro tiepido delle parole
qualcosa succede più della vita
un'altra storia più dei soli fatti
si accorda, esiste equidistante
tra la coscienza e l'essere: vive
forse questo è uno spettacolo
ed ebbe inizio prima che il futuro
venisse allontanato dal respiro
dove l'occhio che arriva a vedere
chiama le cose desiderio, ombra
fra noi alcuni pochi hanno raccolto
il mandato invisibile dei punti
e seppur suoni il suo concerto muto
seguono la via lattea della luna
e chiamo oggi tutta la promessa
già investita nella dea fortuna
la figura dello specchio è con me
mi accompagna l'enigma del suo velo
e finché la veglia dura lavoro
letteralmente muto in prima linea
sorprendo ogni singola parola
esamino le strade e ascolto
inventando tutti i giorni del mondo
allo scopo di rilasciare tutto
e tutto sorprendere poi in un sì
fino a che la vertigine mi coglie
disposto a proseguire oltre il sonno
accetto che nulla possa accadere
so così bene di essermi svegliato
che il mare era partito da un pezzo
oppure mi sono solo stufato
di finire con il restarci in mezzo
...ma mi basta una burla di bussola
che subito ancora credo di andare
©Gabriele Via