lunedì 4 gennaio 2010

poche cose 1: ma cosa vuoi sapere della vita

ma cosa vuoi sapere della vita

che solo a dirla è finta, finita

 

per conoscere di cosa si tratta

a dispetto delle parti per tutto

 

appartengo a coloro che credono

che possa succedere un qualcosa

 

udire il toc toc dietro la porta

ricevere una lettera inattesa

 

come succede la pioggia o lo stallo

vibrante e intenso di un gheppio

 

allora rovisto provo e combino

cucio lo spago salato del cuore

 

sul labbro tiepido delle parole

qualcosa succede più della vita

 

un'altra storia più dei soli fatti

si accorda, esiste equidistante

 

tra la coscienza e l'essere: vive

forse questo è uno spettacolo

 

ed ebbe inizio prima che il futuro

venisse allontanato dal respiro

 

dove l'occhio che arriva a vedere

chiama le cose desiderio, ombra

 

fra noi alcuni pochi hanno raccolto

il mandato invisibile dei punti

 

e seppur suoni il suo concerto muto

seguono la via lattea della luna

 

e chiamo oggi tutta la promessa

già investita nella dea fortuna

 

la figura dello specchio è con me

mi accompagna l'enigma del suo velo

 

e finché la veglia dura lavoro

letteralmente muto in prima linea

 

sorprendo ogni singola parola

esamino le strade e ascolto

 

inventando tutti i giorni del mondo

allo scopo di rilasciare tutto

 

e tutto sorprendere poi in un sì

fino a che la vertigine mi coglie

 

disposto a proseguire oltre il sonno

accetto che nulla possa accadere

 

so così bene di essermi svegliato

che il mare era partito da un pezzo

 

oppure mi sono solo stufato

di finire con il restarci in mezzo

 

...ma mi basta una burla di bussola

che subito ancora credo di andare

 

 

 

 

©Gabriele Via