mercoledì 25 novembre 2009

Vedere non è vedere

Per quanto tempo ancora

andremo avanti  con la storia degli occhi

 

chiamiamo vedere

un qualcosa di così incerto

sottile

indicibile

 

per quanto tempo ancora…

 

lo vogliamo capire?!

gli occhi non vedono

 

oh sì, ci piace guardarli

e parlare del loro vedere

 

e quando li guardiamo

diciamo cose senza senso

 

tiriamo in ballo e il mare e il cielo

i boschi, la notte e i ruscelli

fate turchine, pirati

principi d’Arabia e celebri tramonti

 

ma dove stanno

tutti questi aggeggi polverosi

queste mongolfiere stanche

delle nostre emozioni

 

gli occhi non vedono

 

la vista avviene

se attraverso gli occhi piove

come rugiada sullo specchio antico

e vergine del nostro cuore

l’anima del mondo

 

certo

è facile dire che gli occhi vedono

ma è come dire che i piedi camminano

 

i piedi, si sa, sopportano

non possono fare altro

siamo noi che camminiamo

incerti nella notte

loro ne farebbero a meno volentieri

 

è come dire che le orecchie pensano

 

non si impara alla finestra l’amore

ma ti nasce cieco e potente in petto

e ti scaraventa nel mondo

 

poveri occhi, lasciamoli in pace

che per ogni cosa che attribuiamo

di sapere per il loro cieco sguardo

dimentichiamo l’intero mondo

di castelli che abbiamo creato

tutti da soli a lume di naso

al loro silenzioso

impotente cospetto

 

…lo sguardo finale

lo si offre sempre

ad occhi chiusi

 

vedere non è vedere

ma offrire un lume impossibile

da questo misterioso vivere

alla figurata cecità del mondo

 

 

 

©Gabriele Via