sabato 19 dicembre 2009

lo capisci quando cade la neve

Il parere di Adamo, se c’è

lo capisci quando cade la neve

 

allora il mondo era già capovolto

e per l'inquietudine di crescere

 

prima di non far niente

facciamo sempre qualcosa

 

fra poco farà freddo

e non lo riconosci prima

 

il freddo non si muove

la morte non cammina

 

e quando resti sul vagone, fermo

sembra tutto muoversi

 

ma se prima ti muovevi tu

era volare sul mondo incantato

 

così per un po' crederai, ancora

di trovarti da queste parti, vivo

 

Quando la mia vecchiaia era invisibile

e la casa immensa

dalle finestra una luce pulviscolare

inondava tra persiane francesi

gli ampi vani il corridoio infinito

e l'ariosa cucina che apriva

una finestra di marmo marino

dove sull'estremo cielo

l'urlo dei gabbiani era lungo

come il verso dei rimorchiatori

che tornavano al porto

dopo avere spinto in mare il corpo

pesante delle navi da carico

ero felice, non lo sapevo

 

la terrazza

quadrata

sovrastava

l'arco che legava il palazzo al grumo di tetti

d'ogni sorta (dove una volta correva

nottetempo il brigante saracino) ora

gremiti di sbilenche antenne tv.

I gerani. I tratti di luna col gesso, fatti e rifatti

per terra. La tartaruga. I nostri salti

a gambe aperte. La sosta di fenicottero

nel quadratino. La conta. Ultimo salto.

Dietro front. Sentinella, fichi d’india,

schiaffo del soldato

tutto era casa, senza dubbio.

 

Attorno c'erano i grandi. Il nome

che i vecchi davano a tutti quelli

che non erano fanciulli. Uno dei vecchi,

la cui attività principale costituiva nell'abitare

contemporaneamente

in molti mondi allo stesso tempo,

ogni tanto girava il capo verso di me

e diceva: loro sono grandi.

Ogni strada iniziava da me.

 

Facciamo sempre qualcosa

per l'inquietudine di crescere

 

prima di non far niente

il mondo già allora era capovolto

 

di Dio parlano tutti quanti

ma chi ha usato il bagno prima di me?

 

crederai così ancora per un po'

di trovarti da queste parti, credo

 

non solo tempo

non solo spazio

 

ma una luce insieme

solo tutto quel che viene

 

lo capisci quando cade la neve

il fragile incanto del tuo parere

 

 

 

©Gabriele Via