La luna tramonta
a debito della vita
a un minimo segnale
lo scoiattolo molla la presa e
corre: sa lui dove andare
ad altro segno invece
si accuccia in una buca
e lascia fare al sole
o dei moti rivoluzionari terrestri
ma la cosa strana
è che ci arrivi tu
meglio sarebbe col guizzo improvviso
al centro di una capriola di fumo
o con lo sguardo autunnale del cuore
ma ci arrivi, in ogni caso
e se così comprendi
che non potevi che arrivare lì
veramente
allora (dimmi)
che sapore avrà il ciclo della brezza
questa luce nuova nel sole
e l’aria leggera
che riconosce ancora la tua faccia
in uno squaderno di fatti che fattano
la cosa strana
è proprio questa
e forse per questo
meglio il cuore tenace o la luce
di una visione assurda che soqquadri
che il dolore puntuale degli organi
il pungolo, il giogo, o la frusta
le porte chiuse dei sogni rotti
il corteo di macerie
che indietreggia verso il progresso
la sua promessa vecchia
ma c’è dell’altro per questa dignità
e c’è di più, se solo la pianti per un po’…
lo dice ad ogni primavera
la nuova foglia che fulmina il cielo
lo scoiattolo che arriva
quello che corre
forse anche un poeta o una canzone
intrappolando il senso
in un arcano maggiore
ora però
questo, tutto questo,
potrebbe anche bastare
solamente
ma ricordiamoci
uscendo
di andare con un sorriso
ai migliori ricordi
ai giorni increduli
e i doni ricevuti
senza lo sapere
che è sempre il sole
o dei moti rivoluzionari terrestri
e tutto quel che capiamo
tacendo o nel dire
e questa cosa strana ancora
nonostante tutto
che ci puoi arrivare
semplicemente
perché sei quel che sei
il debito pagato sei tu
©Gabriele Via mercoledì 14 aprile 2010