mercoledì 27 gennaio 2010

tempo è guardare il cielo

Tempo è guardare il cielo

 

quando l’acqua si rompe

e cade per terra

 

e questi fili di lana di neve

sui passi che vanno allo spazio

 

fin dove l’ascolto si fa buio

rimescolato di presagio

in un gomitolo di possibilità

 

la luce e la sua voce

infinita

 

“mi girai per guardare la voce”

 

ora mi basta un fiocco nella neve

e il tempo sono io, così breve

e tutto questo, qui attorno

che si muove e ricompone

al tocco lucente dello stupore

 

©Gabriele Via         Bologna 27 gennaio 2010