molti segreti a sigillo
della sapienza se ne stanno
lì evidenti in preda all’ignoranza
l’erba si nasconde sempre nei prati
pietra caramella asola del mondo
la poesia e un suono che confondo
e ti pare per un'ora d'essere
in cielo è un accento caduto
come cade la bellezza negli occhi
e dici le cose
con immediata verità
si manifesta fulminea
con grappoli di succo pieni
ed è meraviglioso estenuante
restare vigile fermo
nella capacità
come un cacciatore nella cattura
pulita e diligente
dell'amore che le parole combinano
sanno combinare
ché proprio sì come un cacciatore
il poeta sa delle parole
compito il sovrano intraducibile
di trappole
che legano e liberano
tra bagliori di senso
e un odor vago di utili ombre
preda la poesia
un segreto rivelato dai cari
che furono e sono
e tu sulla pietra caramella
con occhi di domani
per le prossime venute
che vivi in molti mondi rivolti
col cuore tenero al cammino
decretato sossolino
secondo i fiumi messo
da Dio forse dimenticato
con fiducia di promessa
solo
sognato
e tutto questo vorticoso spettacolo
assiduo nel tuo cappotto di vite
guardi e puoi vedere
dove si rompe il vento
per la fatta dignità dei giunchi
piegati ad utensile bisogno
e il pane di brevi finalmente
la sua grazia sbalordita
e salata che ha l'odore della tua faccia
tu
che assisti e non sai
ma che forse certamente
dirigi in nuce le cose
per l'asola del mondo
la vita nottetempo
strappa i petali
e sussurra segreti lapidari
inalberati
così che al mattino i prati
ancora tutti screanzati d'angeli
sono un'ossessione colorata di farfalle
che non sa più niente
la vita resta
le nostre domande
la rugiada del mattino
©Gabriele Via 31 ottobre - 1 novembre 2010
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