mercoledì 6 gennaio 2010

poche cose 2: e poi perdere la bussola

e poi perdere la bussola

come parte del disegno

 

trovare un piccolo lume

nella fragorosa estraneità della neve

 

sapete cosa vuol dire

mettere la vita dentro le parole

 

basterà veramente la bellezza

quando sapremo riconoscerla

 

sui tumulti densi del cuore

afferrare la cresta schiumosa dell'onda

 

la bellezza non è il bene

ma una scossa che freme

 

il corpo di una luce densa che

portando il suo colore viene

 

più di tutto è dell'indicibile

lo supera, lo contiene

 

prende parte all'uso delle parole

si intrufola tra lingue di fuoco

 

partecipa della caduta dei gravi

milita presso i massimi sistemi

 

ma ha un suo punto di vista

su quel certo mercoledì

 

non predilige un colore sugli altri

e da ciascuno ottiene un nome

 

non le cale dei gusti personali

a lei tutto si adegua veramente

 

è bella perché non attende consensi

e si muove senza sapere nulla

 

ignora del tutto ciò che è giusto

e tutto essendo vero accoglie com'è

 

neppure sa che il suo sguardo

trasforma il circuito delle cose

 

non ha bisogno delle stagioni

tutto proclama al centro di tutto

 

esserne travolti strappa le radici

ai più basta una sua rappresentazione

 

perché veramente non è per tutti, ora

salvo darle quanto altrimenti si prende

 

offrirglielo noi per primi

come timorosi fedeli pagani

 

e scoprire che ama il coraggio

l'autentico dono di vedere



©Gabriele Via 

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